Oggi la stampa non c’è, approfitto per non parlare del virus. Parlo invece di primavera. Il rifiorire della natura vista dal riquadro di una finestra. Negli anni giovanili era la stagione dei progetti, quando i figli erano piccoli concludevamo i contratti d’affitto delle abitazioni per le vacanze. Per il mare la località doveva essere vicina perché io potessi frequentarla nel fine settimana. Escludevamo Sottomarina, troppo affollata, perciò a volte in giù, più spesso in su, tipo Lignano eccetera. Un paio di fine settimana per la ricerca in loco, con relativa scampagnata, la località doveva essere consona ai bambini, la nonna era da sola, loro in quattro.
Per le ferie agostane era un tantino complicato perché doveva essere organizzato un quasi villaggio, una decina di famigliedi amici con figli. Veniva organizzata una commissione con due auto di capifamiglia che sarebbe andata nella località scelta, decisa in riunione plenaria dalle famiglie durante una o più scampagnate preparatorie. La commissione provvedeva a visionare e affittare gli appartamenti per tutti. La nostra famiglia era rappresentata dalla Franca! Questi ricordi riportati ai nostri giorni di reclusione ci aiutano a resistere alla depressione, allo sconforto, a non vivere quei giorni come un tempo perduto bensì nella speranza di riviverli. Quanta nostalgia!
Dal libro “Mi sono sbottonato” a pagina 130 c’è un raccontino che fa cenno a quanto sopra scritto: il coro. Amici scout