Covid. 136 decessi, 6659 i nuovi contagi. Non c’è dubbio, il vaccino funziona, è l’ora della fiducia. Sarà aiutata la fiducia perché andiamo verso la buona stagione che ci consentirà di stare all’aperto riducendo la probabilità di contagio. In fondo alla mente temo però che si valuti il di miglioramento come il “libera tutti” dell’estate scorsa. Alla comunicazione, stampa e televisione, spetta il compito di divulgare fiducia nei vaccini non solo come difesa personale ma ancor più come baluardo sociale.
Se il numero di vaccinati raggiunge e mantiene la famosa percentuale “protezione di gregge”, anche il Covid-19 diventerà un evento del passato come molte altre malattie epidemiche scomparse o quasi: il vaiolo, il colera, la pertosse, il morbillo, la difterite, la rosolia, la tubercolosi, il tetano. Molti dei vaccini delle malattie citate vengono ancora oggi iniettati senza che noi ci facciamo caso. Il tetano in caso di ferite ci viene inoculato automaticamente così come il disinfettante o la penicillina per i piccolissimi casi di tubercolosi che ancora appaiono. L’antinfluenzale in autunno. Alcuni anni fa è riapparso il morbillo a causa di un rilassamento vaccinale dovuto a supposte condizioni avverse, del vaccino che ha fatto scendere la protezione di gregge in alcuni paesi europei no-vax. Si è subito ripristinato l’equilibrio vaccinale sopra il livello di sicurezza. Purtroppo l’ignoranza a volte colpevole, strumentale a fini politici, non si può cancellare ma controllare con prontezza.
Concludo con l’invito ad aver cautela e fiducia nelle restrizioni che ci verranno chieste nei giorni a venire.