diario dalla finestra di casa

9 aprile 2021

9 Aprile 2021

Ancora 487 morti. È mia impressione che nulla stia cambiando nel percorso pandemico. Mi pare di essere il solo a difendere le restrizioni con Draghi che per esigenza politica, pur pensandola come me, deve presentare le chiusure passabili di allentamenti se le condizioni pandemiche lo consentiranno. Cioè a dire un colpo alla botte e l’altro al cerchio. Così come fa Salvini, l’alfiere del “liberi tutti”, quando afferma che dobbiamo aprire tutto in sicurezza!

È tutta una recita goldoniana agli equivoci, ai sottointesi, ai non detti. E a proposito della necessità di dare date certe per le riaperture a tutte le attività in particolare quelle turistiche, ho letto l’allarme lanciato dal massimo infettivologo americano Fauci “negli Usa il numero dei contagi è arrivato a livelli inquietanti e si rischia una nuova impennata” c’è una foto dove si vedono i clienti di un ristorante senza protezioni. È di questi giorni che il presidente Biden ha previsto per il 4 luglio il ritorno degli USA alla normalità. A me pare un azzardo visto che il suo esperto è di tutt’altro parere. Biden è acclamato perché “ha lanciato il cuore oltre l’ostacolo”. Non mi pare un atto di coraggio bensì il gioco della roulette russa. Preferisco la cautela di Draghi! 

Dal libro “Mi sono sbottonato” propongo la prima puntata del viaggio in Etiopia 2012, alle pagine 170-174: odori e colori, Addis Abeba la culla dell’uomo, Lalibela, i cerchi di mietitura, un’agricoltura primordiale. Perigeo. Etiopia, 2012

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