Timidi segni di rallentamento, 322 i decessi. Con questo timido miglioramento ci consegniamo al “liberi tutti” da domani 26 aprile. Ho detto “liberi tutti”. Nei fatti visto che stamattina il centro città sembrava una sagra.
Dal mondo: si sono raggiunti 893.000 contagi in un giorno, un picco mai raggiunto. L’India è capofila che da sola ne ha 347.000 con l’aggravante di aver sviluppato una variante del virus con doppia mutazione che sembra trasmettersi con più facilità. Politica: la pandemia è sotto le cure del generale, l’alpino, con i suoi vaccini; i politici possono così dedicarsi a tempo pieno a mordicchiarsi il deretano l’un l’altro per galleggiare in quel mare di “cacca” che hanno prodotto da anni. Nel contempo usano la scarsa materia celebrale per contrastare chi cerca di far uscire, da quel mare di cui sopra, il nostro paese. Auspico e prego perché Draghi non si faccia irretire da queste sanguisughe.
Vignetta del giorno, con la nonna abbiamo esposto il Tricolore dal balcone e cantato “Bella ciao” sostituendo la parola “partigiano” con il “capitano”, forse pensando alla guerra del ’15-’18!
Dal libro “Mi sono sbottonato” propongo la seconda puntata di osservazioni ornitologiche, alle pagine 65-67, in India, a Genova, nello Yucatan, sul lungotevere, a Padova: le passeraie. La passeraia. Seconda puntata.