Libro I Mi Sono Sbottonato!

Perigeo. Bletterbach, maggio 2012

27 Marzo 2021
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Ere geologiche

Trattasi di un profondo solco scavato sul fianco del Monte Corno Bianco, 2.317 m., in Alto Adige. Le pareti contrapposte del canalone mostrano nelle sezioni la formazione delle rocce nel corso delle ere geologiche, 280-240 milioni di anni fa. La documentazione raccolta e i campioni di rocce con inclusioni di fossili consentono una esauriente conoscenza del fenomeno.

Dall’inizio del sentiero la salita, seguendo il greto del torrente, è durata circa tre ore, con frequenti soste per ascoltare le spiegazioni del prof. Mazzari, uno degli studiosi del sito. Tempo buono, freddo, storia avvincente.

Il greto del torrente è il punto di deposito e via di evacuazione di tutto ciò che si stacca dalle pareti. Ci sono rocce di colori e strutture diverse che includono fossili di piante, foglie, conchiglie, licheni, lucertole di forme e dimensioni tutte mescolate. L’acqua che scorre trasporta a valle ciottoli e massi, ma anche fanghiglia che lo sfregamento delle pietre produce. L’acqua è rossastra. Risalendo il torrente i ciottoli e i massi sono sempre più grossi.

Transitando a ridosso delle pareti si individuano gli specifici componenti della miscellanea del greto, individuandone la locazione. Ecco allora uno strato di calcare che include una miriade di conchiglie dalle forme più strane a noi oggi sconosciute, lunghi aghi e fili contorti. In altri strati foglie, ramoscelli, animaletti, lucertole, forse antenati dei dinosauri. Tra due strati di calcare uno sottile sottile di carbone che presuppone un periodo di forestazione, mentre il calcare indica il fondo del mare. Evidenti i movimenti di sollevamento e abbassamento della crosta terrestre. Conseguentemente colorazioni e consistenze diverse in relazione a ere geologiche differenti.

Ad un certo punto ho visto un sottilissimo strato giallastro che correva orizzontale fino a infilarsi in seno alla montagna. Ho pensato, fantascienza, a un enorme meteorite di materiale alieno che colpendo la terra fosse esploso polverizzandosi e quindi deponendo le sue polveri a formare lo strato sottile giallognolo. Mi sono sentito uno scienziato scopritore. Esaltante lasciarsi prendere la mano dalla fantasia.

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