diario dalla finestra di casa

30 marzo 2021

30 Marzo 2021

Risale il numero dei decessi a 447. È stato superato il picco della prima ondata. Questo conferma che siamo non solo lontani dall’uscita del tunnel ma la luce che intravvediamo è debole. Gli ammalati gravi sono in aumento, i sanitari lo sapevano ma pochi li ascoltano. Il medico Gabriele Tomasoni, dirigente agli Spedali di Brescia dice: “I cicli pandemici erano previsti, noi anestesisti l’aspettavamo al contrario di molti che facevano finta di non vedere. È stato perso un mese prima di prendere decisioni più significative sulle chiusure e continuano ad agire in ritardo. Una decisione incomprensibile quella di consentire le vacanze all’estero!”.

Non ci è bastata la lezione dell’estate scorsa? Il nostro ministro degli Esteri Di Maio ha fatto questo commento in proposito: “Abbiamo chiesto di restare a casa e di non spostarsi e quindi sconsigliamo i cittadini ad andare all’estero”. Questo è quanto ha da dire il Pater familiae che ha a cuore il bene dei propri figli, sudditi, inesperti e incosciente. Signor ministro del Bu… è così che direbbe a suo figlio inesperto? Una nota dal mondo: il Brasile non ha più letti per i ricoveri! Forse il creativo Bolsonaro dirà ai suoi concittadini di usare delle amache o sofà, magari con le rotelle!

Dal libro “Mi sono sbottonato” propongo la seconda puntata del viaggio in Islanda. Alle pagine 162-164: “Un altro mondo, il Rifugio degli Dei, ritorno a Reykjavik”. Perigeo. Islanda, 2009. Seconda parte.

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