Sono diminuiti i decessi, 297, erano 380 ieri, aumentano però sia i ricoveri normali che quelli nelle terapie intensive. Siamo al tran tran delle ultime settimane. Arrivano auspici positivi, servono a tenere viva la speranza. Quel che desta apprensione è che al primo spiraglio positivo si riapre la corsa “Apri di qua, apri di là”, accompagnato dal ritornello “così non si può più andare avanti”. Dovremmo chiedere cosa ne pensa a chi è in terapia intensiva e, se potessimo, a chi ha perso la vita. In questo dovrebbe essere più facile sopportare le restrizioni in quanto le vaccinazioni che camminano, ci accompagnano verso la libertà.
Venerdì riceverò il vaccino con la Franca. Noi anziani dobbiamo essere vaccinati al più presto per liberare gli ospedali affinché tutti possano essere meglio curati. Siamo noi la palla al piede nella lotta al virus.
Dal libro “Mi sono sbottonato” propongo la prima puntata del viaggio in Islanda, alle pagine 159-161: un luogo simbolo, acqua glaciale, prati verdissimi, cascate divine. Perigeo. Islanda, 2009