Sulla stampa trovo pochi dati, molti commenti, elaborazioni, interviste sui prossimi giorni. Sono comunque scenari difficli. Si susseguono notizie altalenanti sui rifornimenti dei vaccini, sui quali si appoggiano le nostre speranze. Nel frattempo spero siano prese giuste decisioni sulle nuove restrizioni.
Ora dico di un fatto, non pertinente al virus, del quale mi dispiaccio. A Strasburgo è bruciato un palazzo che ospitava un server, tradotto per i vecchi comuni mortali come io sono, un magazzino con enormi computer dove sono depositati milioni di scritti, fra i quali il mio “diario dalla finestra di casa” dal 14 marzo dall’anno scorso. Conseguentemente per qualche ora il blog è stato oscurato. Fortunatamente Carlo, mio nipote, aveva salvato il database su un altro server, che però ha conservato il diario solo fino al 22 dicembre.
Il caso vuole che io scriva su carta con biro i miei scritti, che perciò sono recuperabili, sarà un lavoro lungo. Ci vorranno una decina di giorni per ripristinare tutto. Quanto sono fragili le nostre certezze!
Sono quasi guarito dal malessere di domenica.