diario dalla finestra di casa Libro II Mi Sono Sbottonato!

6 febbraio 2021 “Viaggio in Marocco”

6 Febbraio 2021

“Solo” 377 morti e più contagi. Sulla stampa leggo numeri che fanno riflettere. Nel 2020 sono morti in Europa quattrocentomila persone in più rispetto alla media degli anni precedenti, 10%. Ogni volta è uno stimolo  rispetto delle restrizioni.

Politica: come d’incanto i nostri politici convergono cheti cheti alla nuova Canossa. Draghi li ascolta e li rimanda all’addiaccio a fare penitenza. Mi è tornato in mente il pifferaio magico seguito da un codazzo di topi incantati dal suono. Era sul frontespizio di un libro di favole. Non che io voglia annegarli, ma metterli in una quarantena lunga settanta volte sette giorni di evangelica memoria. Questo per dar modo a una nuova forte squadra competente ed esperta e non come la precedente scelta con la tombola o tra amici di amici. In questi giorni ci sono state tali conversioni a U, non retromarce, tutti a osannare il salvatore Draghi. Cosa non si fa per non perdere la poltrona?!

 
Viaggio in Marocco dal 26 settembre al 4 ottobre 1998. Prima puntata. 

Mi sono capitate in mano un pacco di fotografie, fisiche non in dischetto. Quelle da sfogliare che mettono in moto i ricordi, dove sul retro trovi un rapido scritto “Conciatori di pellame a Fez” . Il Marocco, di cui nel “diario dalla finestra” del 26 giugno 2020 ho già scritto un estratto “un giorno a Marrakech”. 26 giugno 2020 “Un giorno a Marrakech”

Ora completo Il diario di quel viaggio dicendo delle emozioni piuttosto che delle descrizioni dei luoghi visitati, meglio esposti nelle guide turistiche. Era la prima volta che andavo nel mondo del deserto, dell’islam alle porte dell’Africa del quale molto avevo letto.

26 settembre 1998. Arriviamo nel pomeriggio a Casablanca, capitale coloniale francese perciò di impostazione europea. Ovviamente condivisa dal vissuto di un popolo di origine berbera, nordafricani. Pertanto la piazza e il boulevard Mohammed V sono vivacizzati dal mercato giornaliero di ciò che arriva dall’interno del paese. È il porto più importante del paese. La vecchia Medina ci dà l’impronta di ciò che vedremo durante tutto il viaggio. Imponente la nuova moschea Hassan II in riva all’oceano. Poi un rapido giro sulla “Corniche”, la lunga passeggiata abbellita da ville e locali. Il tutto è un bell’incrocio tra l’occidente e l’islam. 

27 ottobre 98 da Casablanca a Fez. Rabat la capitale sulla spianata della torre Hassan  “bellezza” il minareto per una immensa moschea mai terminata di cui rimangono una distesa di colonne. Il Mausoleo di Mohammed V è inglobato fra la torre e le colonne, vedi foto, oltreché grandioso è fantastico. Sale vicinissima a Rabat, sul braccio di mare che divide le due città, sul bagnasciuga stormi di aironi rossi. Visitiamo la Medersa Abou El-Hassan, scuola coranica piccola ben proporzionata, è tutta un intarsio sui legni, porte, poggioli e rivestita di zelij, piastrelle colorate e stucchi, così i pavimenti. Sorprendente per un neofita qual’ero io. Un fatterello: all’entrata alcuni giovani volevano farci da guida a tutti i costi, non ne avevamo bisogno, ne uscì un battibecco che poteva sfociare in una zuffa. Altrettanto bella la grande moschea del XII secolo. Quindi entriamo nella vicina Medina sempre del XII secolo e qui è un’esplosione di calderai che martellano vasi in ottone, scultori su pietra, tappeti, ebanisti, orafi, ricamatori, aspatori di seta, il mondo della marocchinerie. Tutti a gridare per la propria merce, contrattare, sempre con il sottofondo del martellare del calderaio. Negli anni a seguire ho visto molti altri suk ma mi è rimasto questo di impronta. Volubilis, città d’epoca preromana, divenne poi una piccola Roma, strade, palazzi, colonnati, mosaici. Distrutta da un terremoto nel XVII secolo, le rovine sono state riportate alla luce. Da Volubilis a Palmira in Siria abbiamo il senso della grandezza dell’impero romano!

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