Situazione stazionaria, stessi decessi e contagi con in più piccoli focolai rosso cupo qua e là. Voglio commentare un articolo di ieri del Corriere della Sera che ci dà la misura della qualità della classe politica. Premessa, inutile perché ovvia: il capo dello Stato in primis e il presidente del Consiglio poi, sono i rappresentanti della nazione per gli italiani e per il mondo. Morali ed etici. Il fatto: Conte 2 è chiamato a Palazzo Chigi. Conte chiama, come suo portavoce, un certo Casalino. Ex campione di grande fratello per ben 92 giorni. È Sottosegretario senza aver giurato sulla Costituzione. Per l’insediamento viene portato dal funzionario di palazzo al suo ufficio di portavoce. Si scandalizza per la ristrettezza del locale, pretende e ottiene di mettere mano ai vecchi muri del palazzo per una sede degna di lui! Conte dov’era? Cade il ponte di Genova, incalzato dai giornalisti in cerca di notizie risponde: basta lasciatemi in pace qualche giorno, ho già perso Ferragosto, San Rocco e Santo Stefano. Conte dov’era? Pochi giorni dopo i giornalisti lo beccano tra gli scogli con il fidanzato cubano, indagato dall’ufficio antiriciclaggio. Conte dov’era? A suo tempo fece una confessione alle Iene, noti cacciatori di scoop: “Hai mai provato a portarti a letto un rumeno? Se gli fai fare una decina di docce continua ad avere un odore agrodolce”. Conte dov’era? Si vantò di avere un master. L’università americana ha smentito di aver avuto un allievo di nome Casalino. Conte dov’era?
Molte altre sono le cadute di stile del “nostro”. Considerazione: che le preferenze sessuali siano oggetto di discriminazione non è accettabile, ma che diventi una bandiera in mano al portavoce della seconda carica dello Stato ce ne passa! Costui non può rappresentarmi ma solo costringermi alla dittatura di incapaci e di inetti, che oggi si chiama 5 stelle.