Covid: come detto ieri, oggi si ripetono le stesse notizie negative sullo sviluppo del virus, con in più il dilagare di assembramenti, a dir poco incredibili, resse, locali che non rispettano le norme antiCovid, gli orari di chiusura, convinti negazionisti senza mascherine addossati gli uni sugli altri. Temo che la folla, non più popolo o comunità, bensì popolo bue, abbia preso il sopravvento con gli istinti di branco predatore e non ragioni più. Non ci sono interpretazioni plausibili. Sono sconcertato nel sentire il lunedì o martedì qualche intervistato che con aria contrita dice: si è vero che abbiamo esagerato!
Stiamo entrando nella terza ondata, gli ospedali sono pieni, i decessi sono consuetudine! Mancano solo le scorribande di squadracce per le strade a sfasciare auto e negozi. Spero tanto che le autorità preposte all’ordine pubblico intercettino in tempo utile a bloccare la deriva anarchica.
Dal libro “Nonno, parlami di te” a pagina 81 rispondo alla domanda: “Quale episodio legato ai tuoi figli ricordi con particolare piacere?”.
Ho già percorso in altri scritti piacevoli episodi con i figli, il più delle volte tutti insieme prima che con l’età pretendessero di staccarsi dalla famiglia verso l’autonomia. Mi spiego. Con l’uscita dalla pubertà subentrano nuovi rapporti, le amicizie di scuola, di patronato, di sport per vivere nuove esperienze. Le vacanze in spiaggia da bambini mi facevo bambino tra loro. In montagna diventavo la loro guida sui sentieri tra le rocce, Anche se spesso mugugnavano perché si doveva faticare.
Mi ricordo una uscita con Marco, abbiamo percorso la strada ferrata Roghel, corta ma impegnativa, che ci costringeva a una concentrazione costante. Di seguito la lunga ferrata della Cengia Gabriella meno ripida ma molto esposta, era facile perdere la concentrazione. Per un contrattempo non abbiamo avuto alloggio nel Rifugio Alpino pertanto siamo dovuti scendere a valle a notte inoltrata. Marco dormiva camminando appeso al mio braccio, faceva tenerezza.
Altra avventura, tutti e sei insieme per una settimana fino a Battipaglia, in Campania. Lungo la strada frequenti soste: Orvieto, le Fonti del Clitunno, le cascate delle Marmore, Napoli, Montecassino, Amalfi e altre. A loro bambini non è rimasta molta memoria di quell’evento ma credo che abbiano acquisito qualche conoscenza del mondo.
Con la Rita in molti campionati regionali e nazionali, dove ha conquistato il Trofeo sui 300 metri velocità sui pattini a rotelle. Lunghe trasferte e tanto agonismo. Con Betti e Paola ai tornei di pallavolo, ogni domenica al seguito della squadra a fare il tifo. Era giovane, me li sono goduti.