Continua a non cambiare nulla sull’andamento virale, 347 decessi, 14.000 nuovi contagi. L’attenzione rimane alta nonostante l’indice di trasmissibilità sia sotto l’1%. Con la prima andata al raggiungimento di questo obiettivo abbiamo fatto un respiro di sollievo. Fu l’inizio della discesa della curva virale. Oggi invece a causa delle varianti del virus restiamo in zona pericolo col fiato sospeso.

Ora due righe sul mondo parallelo al Covid, il mondo del malaffare. Il mercato del materiale a sussidio per le cure del virus, l’acquisto miliardario di mascherine e guanti, camici, apparecchiature medicali e ora i vaccini. In tutto questo i faccendieri che fanno da tramite tra le istituzioni governative e i produttori realizzano milioni di euro. Già ci sono ipotesi di coinvolgimento di personaggi dello Stato. Le solite mele marce. In questo frangente la giustizia dovrebbe procedere su una corsia preferenziale per reprimere sul nascere il cancro della società. Aspettiamo sviluppi.

Ora porto il pensiero a un anno fa, proprio di questi giorni. Era notte fonda, forse le 3. La nonna Franca già da un mese soffriva di bronchite, asma, pertanto molto spesso la controllavo, dormiva abitualmente in divano. La trovai allucinata, ansimava, non riusciva a parlare. Mi sono reso conto della gravità. Ho chiamato contemporaneamente il 118 e le figlie. In pochissimo tempo fu ricoverata.

Quel giorno ci fu tolta la nonna Franca! Era autonoma, anarchica, sapeva vivere e c’è stata riconsegnata un vegetale. Non mi addentro sulle responsabilità, certo che l’arrivo dei coronavirus ha giocato un ruolo devastante nella sua degenza. Tornata a casa le figlie hanno svolto un lavoro di recupero eccezionale, riportandola in salute fisicamente, meglio degli anni precedenti. È rimasta però minata nella memoria. Pertanto va seguita passo passo. Le è rimasto il suo spirito di indipendenza continuando a tenerci vivi e vivaci. In questa avventura siamo tutti uniti. Grazie.

Ora una simpatica novità: la Elena novantenne nostra amica nonché mamma di mio genero è testimonial, in un grande cartellone pubblicitario, della chiamata alla vaccinazione di tutti gli anziani. È stata una gradita sorpresa. Anch’io mi sono immedesimato nell’iniziativa. Mi vedevo già effigiato con la mia ferrari rossa, il carrellino quattroruote che mi consente di deambulare in casa, con sotto scritto: sono Toni, novantenne, e voglio al più presto vaccinarmi. Ho troppe cose ancora da fare!