Tendenza in leggero peggioramento. Dobbiamo però tenere conto che nel fine settimana i dati sono incerti. Certo che “niente di nuovo” in questo contesto vuol dire “niente di buono”. Politica: in questi giorni d’avvio del governo non si possono trarre indicazioni. Le cose devono assestarsi e prendere orientamento. Nello schieramento politico c’è qualche borbottio per la scarsa presenza femminile e qualcuno dei ministri è di profilo tenue. Si vedrà nei prossimi giorni.
Viaggio in Marocco del 26 settembre al 4 ottobre 1998. Quarta puntata.
30 settembre 1998: trasferimento da Fez a Errachidia. Il percorso si snoda sulla catena montuosa del Medio Atlante superando il passo Col du Zad, 2178 metri. Dico subito del paesaggio: si attraversano boschi di vecchi cedri e lecci, tormentati dal vento in un ambiente dall’aspetto preistorico, lunare. Il cedro più famoso ha una circonferenza alla base di 10 metri, molti raggiungono l’altezza di 60 metri. In un punto dove la strada era chiusa tra due pareti di alberi, l’autista si è fermato facendoci vedere un folto gruppo di macachi che sgranocchiavano frutti selvatici. Non ci fece scendere, poteva essere pericoloso.
A Ifrane una sosta per la Cascade des Viergés e quindi ad Azour, grosso villaggio dove pranziamo in un ristorantino fumoso sulla strada sotto una tettoia, cous cous con montone, sapore aspro, mangiabile. Naturalmente circondati dalla folla del suk e dalla polvere della strada. Situazione tutt’altro che gradita dalla Franca, che non toccò cibo. Il mercato era un caleidoscopio di colori contrastanti e una confusione incredibile, mendicanti invasivi ovunque. Ripartiamo, ancora una foresta di cedri e poi la rapida salita al passo Zad, panorama mozzafiato sulle cime innevate e sul tormentato territorio. Oltrepassata Midelt, zona di frutteti irrigati dal sistema idraulico dei foggaras e di produzione di tappeti berberi. Proseguendo arriviamo al Tunnel del legionario, un aneddoto vuole sia stato scavato dai Legionari della legione straniera per garantirsi migliori collegamenti. Quindi all’Oasi dello Ziz. Pernottiamo a Errachidia, crocevia verso il deserto algerino.