diario dalla finestra di casa

27 gennaio 2021

27 Gennaio 2021

La situazione è congelata, non consente di fare previsioni e neanche ipotesi. Ci dice solo, perché non degeneri, di mantenere ben deste le restrizioni dettate dai diversi colori regionali. Il virologo a cui ho sempre dato fiducia, Andrea Crisanti, ha fatto questa previsione: dovremo convivere con le restrizioni attuali, senza attenuarle, fino a che il vaccino non riuscirà a contrastare il virus, cioè settembre-ottobre. Sulla base di questo presupposto programmare il calendario riformando i capisaldi dell’azione. 

  • sorvegliare la fornitura dei vaccini e la loro utilizzazione 
  • potenziare la sorveglianza alle restrizioni 
  • predisporre una forza sanitaria di pronto intervento sui casi di fuga del virus a livello nazionale a supporto delle forze in loco. 
  • mettere sotto tutela, tempo determinato, le regioni sui criteri di prevenzione al virus, all’approvazione del comitato tecnico sanitario centrale. 

Sulla politica: con le dimissioni di Conte si sono aperti i giorni di consultazioni. Lasciamoli lavorare, giocare sulla nostra pelle, alla ricerca dell’ Araba Fenice. Facciamoci una domanda: perché la crisi oggi e non il 6 dicembre quando Conte portò in consiglio dei ministri il piano per l’utilizzo dei 209 miliardi? Allora la suddivisione delle quote si presentò subito incomprensibile. Sotto la spinta delle contestazioni l’ha poi radicalmente cambiata. Forse l’aveva fatta con i dadi? Ha proposto una cabina di regia sotto la sua diretta dipendenza costituita da 7 super manager e 300 tecnici. In questo modo venivano esautorati gli attuali ministeri, naturali preposti a questo lavoro. Forse non ritiene le attuali strutture ministeriali adeguate e competenti?

Se così è non si risolve il problema creando strutture parallele bensì sostituendole con personale competente. Emblematica è la figura di Toninelli, Ministro delle Infrastrutture del primo governo formato da Conte! E non era il solo per incompetenza!

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