Partiamo dopo tanti anni, quanti? Dunque, mi sembra dal 1975, siamo stati a Laste l’ultima volta, tutti assieme. Ora tutti fanno le vacanze per conto loro e noi, complice il camper, partiamo per un’avventura. Ed è subito avventura, alle 14:20 del 7 agosto, dopo aver salutato Marco, Marina e Giulia, ci muoviamo. Toni è bravo, corre per tante ore, una breve sosta per la benzina. Ci viene voglia di salutare la Rita e Michele che si trovano in campeggio a Porto San Giorgio, dopo Ancona. Impossibile trovarli, la gente d’Italia e Germania è tutta qua, passanre con il camper è un’impresa. Ad un certo punto agganciamo una macchina, purtroppo non possiamo fermarci e ci dispiace per il malcapitato ma non è colpa nostra!
Ritorniamo in autostrada e ci fermiamo in una piazzola di servizio, mangiamo qualcosa e ci mettiamo a dormire. Alle 7.30 di lunedì 8 agosto prepariamo il caffè: scampiamo un guaio grosso! Non si sa bene come e perché ma accendendo la stufa prende fuoco tutto il davanti: la prontezza di mio marito corso a spegnere le bombole, per fortuna non è successo niente. Da questo momento è una corsa pazza per fare aggiustare ‘sto fornello… Non posso scrivere tutto, dico solo che ritorniamo in autostrada alle 14. Fortunatissimi dopo tanto correre troviamo un bravo uomo a Pescara che per sole 25.000 lire ci sistema. A questo punto Toni vuole arrivare a Varano, sono 3 ore di macchina e qua comincia la corsa ai campeggi. Impossibile trovare posto, e che sia di mio gradimento … (le esclamazione di mio marito non le posso scrivere). Esausti ci fermiamo al camping Siesta, non ne possiamo più, siamo anche fortunati perché è un campeggio bene organizzato, però c’è troppa gente, non c’è visibilità che a tre metri di distanza, siamo in mezzo alle macchine, niente di speciale neanche il litorale, le carte promettevano molto di più. Decidiamo di stare un giorno e domani andiamo verso sud attraversando il Gargano.
Mi sono dimenticata di descrivere la strada, in parte l’avevo vista nell’80 con la Rita facendo una gita da San Benedetto del Tronto a Termoli e isole Tremiti, è stupenda. La natura in questa zona, pur essendo in autostrada si vuole della Costa Adriatica, gli oleandri non finiscono più le colline sembrano ricami e intarsi, c’è tanta frutta e verdura, è bello, molto bello e intanto Orietta Berti canta un sacco di belle canzoni accompagnata da noi.
Decidiamo di stare un giorno e il 10 agosto partiamo alle 11 dal campeggio e arriviamo in 40 minuti a Rodi paese, molto bello, dove decidiamo di fermarci al porto. Ci sono altri campeggiatori: abbiamo davanti il paese arroccato sul monte e dall’altra parte il mare. A guardare fuori dai finestrini dietro sembra di essere in alto mare!
11 agosto, Toni ha male a un dente, è molto infastidito, per le isole Tremiti non c’è posto così decidiamo di muoverci anche da qua e arriviamo a Mattinatella alle 7. In campeggio non c’è posto, ci mandano nel posteggio vicino: è bellissimo, tutto ulivi. Non c’è acqua, però intanto ci fermiamo e domani si vedrà. 12 agosto, sempre qua vicino c’è una trattoria dove per 10.000 lire ci danno acqua e servizi, il mare è giù di una scala, ci sono molti ulivi anche qua. Credo che ci fermeremo qui un po’ di giorni.
Non ho più avuto tempo di scrivere, c’è troppo sole, nel mare ci sono sassi bellissimi, rompendoli in un certo modi ricaviamo dei taglierini. Oggi 15 agosto, con un bel sole caldo, alle 15.30 Toni decide che dobbiamo amndare a rubare fichi d’india e carrube. È stata molto bella questa passeggiata, ma siamo tornati cotti. Dopo aver messo in ordine i frutti raccolti via al mare, un bel bagno in un mare tutto onde.
Non ho scritto ancora come ci siamo sistemati: abbiamo un angolo tutto per noi, sulla destra c’è un campo immenso di ulivi e mandorli, dietro di noi ci sono le montagne e davanti alla nostra casetta il mare è bello grande e immenso, un golfo.
Franca Faggion, Le storie della Nonna Franca