diario dalla finestra di casa Nonno, parlami di te

10 dicembre 2020

10 Dicembre 2020

Stasi, calma piatta sullo stato pandemico, decessi numerosi, i contagi in aumento. Abbiamo il numero più alto al mondo di decessi per milione di abitanti questa settimana. Questo è lo stato dell’arte in questo momento. Alcuni dati, a premessa di quanto dirò di seguito; prendo a confronto la Germania della Merkel, polso fermo e saggia, la qualcosa è tutt’altro che secondaria. 

  • decessi nell’ultima settimana Germania 4,5 per milione/Italia 12,5 per milione 
  • spesa sanitaria pro capite Germania €6600 anno/Italia 3600 anno 
  • medici per 1000 abitanti Germania 4/Italia idem
  • infermieri Germania 13/Italia 6 

A dimostrazione della diffusa sanità territoriale in Germania e della corrispondente inefficienza italiana. Ora, vediamo come noi, il nostro governo, stiamo affrontando la evidenziata disparità! Dei 209 miliardi dell’Europa il governo ne ha previsti ben 9 per la sanità. Il Ministro della Sanità ne chiede almeno 25, di miliardi, per ricostruire la sanità territoriale. Ecco la necessità del confronto con la Germania. Il governo condizionato dai 5 Stelle per una presa di posizione ideologica, dichiara che la sanità non ha bisogno di soldi! I partiti che governano insieme sono succubi di tale obbrobrio, rifiutando il Fondo Europeo di 36 miliardi messi a disposizione dell’Europa, a tassi vicino a zero, esclusivamente per interventi sanitari. Sono cose così assurde, che non sono commentabili. Non possono diventare legge. 

Dal libro “Nonno, parlami di te” a pagina 103 rispondo alle domande: “Chi sono o erano i tuoi migliori amici?”. 

Nella scoperta del mondo che matura negli anni giovanili e si concludeva per noi con il servizio militare, avevamo bisogno di confrontarci e per far ciò relazionarci costruendo amicizie che diventavano sempre più strette quanto più condividevamo idee, sogni, scopi, obiettivi sui valori della vita. Certo non tutti gli amici di infanzia sono diventati amici del cuore, con molti, eravamo centinaia in patronato, abbiamo avuto frequentazioni saltuarie. Da questo folto gruppo, con una ventina con le rispettive famiglie abbiamo consolidato rapporti più stretti condividendo gioie ma spesso anche dolori e difficoltà, come detto in altri scritti, viaggi, ferie, escursioni, feste, incontri conviviali. Purtroppo più di qualcuno ci ha lasciato. Il ciclo della vita non concede deroghe. Ne ricordo alcuni: Albertino Alfio Alfredo Armando Bepi Bruno Cesare Cesco Ciano Lino Ennio Francesco Gastone Giorgio Luigino Luigino Luigino  Mario Mario Mario Renzo Toni Toni Vittorio. Con queste e le loro mogli la vicinanza era costante con altri era graduata in funzione anche dell’età e altro. Mi hanno aiutato a crescere e a vedere il mondo da punti di vista diversi.

“Quali momenti belli o interessanti hai vissuto con loro?”. Non c’è dubbio che gli anni dello scoutismo, 1945-46 appena risorto e ancora allo stato ruspante, furono il tempo che formò l’amicizia di quel nucleo che divenne storico per molti anni successivi. In quel tempo si consolidò quell’amicizia, che era saltuaria a causa della guerra, nata con alcuni nell’infanzia. Furono gli anni dei campi estivi in montagna, le uscite settimanali in tenda, dei progetti di squadriglia, delle prime scoperte di viaggio sia pure in bicicletta. Al nucleo storico si affiancarmi altri in particolare dopo che si erano formate le famiglie che sono un collante prezioso dello stare insieme, di essere amici. Le ferie in montagna, in particolare per i figli.

Superato il tempo dei figli, rimase il piacere, il bisogno di frequentarsi fino a che il tempo, o meglio la vecchiaia, ha imposto una drastica riduzione dell’incontrarsi. Molti sono venuti a mancare, a tutti la salute impone limiti concedendo di sentirsi al telefono. Una cosa rimane, il ricordo di aver condiviso molti momenti belli e qualche altro doloroso. Voglio anche esprimere un grazie per avermi aiutato, anche solo con la vicinanza, comprensione e condivisione in momenti davvero difficili.

Un consiglio: lo strumento, il più idoneo per creare e mantenere l’amicizia è frequentare insieme la montagna. “Ella è un filtro alla bontà” .

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