Oggi il giornale è invaso di notizie sul Covid, in senso sanitario con relative regole comportamentali. Chi accentua la cosa nello spirito della massima cautela e chi tenta ancora di sminuirne la pericolosità. Si veda il ritorno nell’agone di Trump nonostante abbia infettato molti dei suoi collaboratori, compresi i vertici militari. A me pare che sia il momento per la corte suprema USA lo dichiari incapace di intendere e volere e lo sostituisca. Non è tanto da meno la Russia, con il suo Putin, l’agenzia statale di statistica Rosstat dichiara che tra aprile e agosto le vittime sono state 45.663 mentre la task force task-force nazionale segnala 21.475. Forse s’era inceppato l’abaco! La cifra era così plateale che nessuno più commentava.
Noi in Italia assistiamo al siparietto alla Camera e Senato dove i presidenti sono costretti a richiamare i parlamentari a usare correttamente la mascherina. Sembra di essere all’asilo. Sono coloro che legiferano le norme che essi stessi non rispettano, ammalandosi. Una considerazione: fermo restando i miei dubbi sull’evolversi della pandemia in Cina, per mancate informazioni, depistaggi sull’origine, sono riusciti a bloccare le due ondate usando metodi tutt’altro che liberali, ospedalizzazione forzata eccetera. Quanto può essere giustificata l’azione coercitiva per il bene della comunità? Come fa l’inerme anziano a difendersi dalle responsabilità di chi non rispetta le regole? Posso io anziano non deambulante avvalermi del diritto alla legittima difesa sparandogli prima che mi contagi? Ne va di mezzo la mia vita! Cosa risponde lo sceriffo Salvini sull’uso delle armi per la difesa dei problemi e a maggior ragione della propria vita?