“Nonno, parlami di te”, pagina 75.
Oscuriamo il Covid. Troppa confusione. Sempre dal libro “Nonno, parlami di te” a pagina 75 c’è una domanda intrigante: “Qual è stato il tuo maggior successo professionale?”.
Cos’è il successo? È il risultato di un’attività che oltre a garantire una sufficiente tranquillità economica, elemento predominante per chi ha famiglia, dia la voglia di tornare al lavoro il giorno dopo anche sapendo che ci sono problemi complessi da affrontare. A volte ero io stesso sorpreso di averli superati.
Fatta questa premessa il mio successo professionale non è stato un colpo di genio bensì un percorso lavorativo fatto di piccole conquiste quotidiane. Il mio percorso lavorativo: 1946 – 1951 apprendistato attento, impegnato a recepire le conoscenze di operai esperti esperti. 1952 – 1953 servizio militare: per ragioni che ho detto in altri scritti è in questo periodo particolare di maturazione alla vita che ho preso coscienza della imprescindibile esigenza di dover studiare. 1953 -1955 lavoro e scuola serale, diploma. Questo è stato il mio “successo”. Non era prettamente professionale ma presupposto per realizzarlo sul lavoro. 1956 – 1960 Acquisizione di responsabilità su persone e cose via via più ampie. 1961 – 1981 fino alla direzione dello stabilimento. 1982 – 1983 direzione di un’azienda in Lombardia. 1984 – 2012 attività in proprio sempre nello stesso campo. 2013 – 2016 consulente all’estero.
Conclusione: non è stato un successo specifico a etichettare una vita. Ma una vita dedicata al lavoro a etichettare il mio successo.