“Nonno raccontami di te”, pagina 101.
Oggi: vade retro Covid. C’è il rischio di cadere nella paranoia. Mi rifugio a raccontare i miei ricordi, sono l’ancora che mi tiene in vita e mi fa godere di quello che ogni giorno mi dona.
Dal libro “Nonno raccontami di te” a pagina 101 rispondo alle domande: “Quali sono state le tue grande esperienza di vita? C’è ancora qualche esperienza che vorresti vivere?”.
La vita è un susseguirsi di esperienze, ogni giorno riserva, anche se piccola, un’esperienza nuova o la conferma di esperienze precedenti. La vita si modella secondo le esperienze e ne trae insegnamenti giorno dopo giorno formando il carattere e la personalità di ognuno. Chi non trae insegnamento dalle esperienze vissute è uno stolto, in quanto è destinato a soffrire ogni volta che non corregge la propria rotta di vita.
Esistono vari filoni di esperienze: il primo e più importante è la famiglia. La relazione tra i genitori e tra questi e i figli. Ho provato più volte a parlare di questo filone di esperienze, è difficile e doloroso. C’è solo da sperare di avere interpretato le esperienze in modo corretto e aver adottato le opportune correzioni.
Il secondo filone è quello del lavoro. Non è da meno per le difficoltà che si incontrano, non tanto di ordine tecnico, che rientrano nel lavoro stesso, ma relativamente ai rapporti umani che attengono al buon fine del lavoro.
Il terzo filone riguarda il viaggiare che dà l’opportunità di vivere esperienze di popoli diversi con cui confrontarsi e migliorare il proprio bagaglio esistenziale e culturale.
La seconda parte della domanda: c’è ancora qualche esperienza che vorresti vivere? Si! A) vorrei raccontare le molte esperienze di vita vissuta e di viaggi per incentivare con il mio entusiasmo i miei interlocutori a cercarle; B) questa è di carattere tecnico: trasferire una mia esperienza di lavoro durata quasi 60 anni a ché non vada perduta. Su questa vorrei dilungarmi. Si tratta di esporre la descrizione e i risultati di una ricerca depositati nell’archivio tecnico, raccoglitore numero 10. È una ricerca iniziata molto tempo fa con una raccolta dati, studi, sperimentazioni per la soluzione di un problema tecnico relativo alla produzione di minuterie metalliche “imbutite”, questo termine deriva da imbuto. Solo negli anni 2016-2018, ormai pensionato, ho potuto dedicarmi alla soluzione, finalmente trovata e descritta. Questa sarebbe un’esperienza didattica. Insegnare e trasmettere sapere. La migliore cosa che si può fare per gli altri.
Sull’argomento vedi anche: 19 ottobre 2020 23 ottobre 2020
Nota: negli anni 2013-2016 ho fatto una consulenza di 200 giorni, circa 2000 ore, presso un’azienda indiana. Dovevo insegnare, ex-novo, a progettare, costruire, utilizzare attrezzature per la produzione di minuterie metalliche, le più diverse, in un contesto tecnologico primordiale, la nostra tecnologia degli anni ’40. È stato difficile e faticoso, ma entusiasmante. Attraverso l’insegnamento ho realizzato le mie esperienze.
Nota 2: sul terzo filone è disponibile materiale relativo a 200 escursioni-viaggi-visite da me fatte e relazionate. È una miniera di conoscenze ed esperienze.