diario dalla finestra di casa Nonno, parlami di te

19 settembre 2020

19 Settembre 2020

Si ha la conferma dell’aumento della diffusione del contagio ovunque. Speriamo…

Da libro “Nonno raccontami di te” a pagina 117-118 rispondo alla domanda: ricordi alcuni momenti storici importanti che hai vissuto? Come li hai vissuti?

L’evento più importante fu, nel 1969, lo sbarco dell’uomo sulla Luna. Credo non sia confrontabile a nessun altro evento vissuto dall’umanità. Per la sua proiezione al futuro, per il suo impatto sulla fantasia dell’uomo. Un simile progetto realizzato con mezzi di comunicazione d’avanguardia per quei tempi, comunque primordiali rispetto agli attuali, ha dato risultati spettacolari. Se fosse stato ancorato ad esigenze dirette della gente avrebbe avuto ben altro seguito. Invece è rimasto nell’albo d’oro dell’uomo senza ricadute fondamentali sulla vita di tutti i giorni. Sembrava quasi che fosse una sfida tra lottatori: gli USA e l’URSS. L’una aveva inviato il primo uomo in orbita fuori dalla madre terra, l’altra ha fatto il balzo successivo, l’uomo sulla Luna. Raggiunto il traguardo la gara è finita. Ha aperto la strada alla digitalizzazione via satellite.

Altro evento importante, anzi straordinario, fu la scoperta della penicillina. Non ha certo suscitato grande clamore ma ha avuto un impatto immenso sulla vita quotidiana dell’umanità. Ha spostato in poco tempo la durata media della vita dell’uomo triplicandola. Non solo nel mondo che noi chiamavamo civilizzato ma anche nel terzo mondo, perché oltre al valore scientifico il farmaco ha dei costi economici compatibili con il terzo mondo. Quando dopo la fine della guerra, nel 1945, con le truppe alleate giunse notizia di tale farmaco sembrava l’opera di una bacchetta magica. 

Ancora un fatto straordinario nel 1989, la caduta del muro di Berlino che fu l’epilogo dell’ideologia sociale dell’utopia che portò il mondo sull’orlo della tragedia atomica, dopo aver provocato due guerre mondiali, in assoluto le più devastanti nella storia umana. Un tentativo davvero maldestro di questa utopia esiste ancora in Cina ma come vediamo non trova ancora soluzione. In quel paese esistono tuttora differenze sociali come e forse di più delle nazioni a capitalismo estremo. Immense ricchezze della casta al comando e povertà estrema nel profondo delle campagne.

Ora vado a parlare di una evoluzione tecnologica in atto che sta sconvolgendo l’aspetto sociale: la digitalizzazione, che potrebbe avere la forza di elevare l’umanità tutta. Invece mano a mano che questa innovazione entra nel tessuto sociale sempre di più si divarica la forbice tra ricchi e poveri. È vero che anche le classi povere ne beneficiano, fermo restando che le fasce ricche aumentano a dismisura le loro economie. La digitalizzazione sconvolge il mercato del lavoro perché una miriade di mansioni scompaiono e ne nascono altre che richiedono competenze diverse e comunque con una forte perdita di posti di lavoro. Quindi è un disagio sociale che non so proprio dove, quando, come sfocerà in una forma di rivoluzione. Sarà un fenomeno di portata globale.

In alternativa si continuerà ad accettare la suddivisione degli uomini in caste più o meno istituzionalizzate covando perciò nel suo seno lo scontro sociale. All’evoluzione di questo evo non mi è dato di assistere. Mi auguro non sarà troppo triste per i miei nipoti e pronipoti.

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