diario dalla finestra di casa

11 settembre 2020

11 Settembre 2020

È necessario parlare di pandemia, è lo scopo primo di questo diario. Devo prendere atto di quanto, pur prevedibile, è successo con la campagna dei test sierologici proposti al personale della scuola. Una percentuale altissima, il 40%, ha rifiutato di farlo. Forse è una categoria poco informata sul Covid? Le autorità preposte al bene pubblico non possono permettere che  i docenti non siano testati, così come gli addetti sanitari; sarebbe inconcepibile che ciò non fosse. Quale genitore darà il figlio in mano a questi novelli no-vax? Senza dire della giustificazione addotta: “I test non durano tutto l’anno ma devono essere ripetuti!” E allora? Non mi pare che si tratti di togliersi un dente ogni volta, né di una castrazione. Questo problema va risolto con un secco “così è se vi pare”. Se no quella è la porta! Con buona pace delle speranzose speranze del Ministro della Sanità Speranza sugli “italiani brava gente”.

Invece mi preoccupano i ragazzi. Ieri pomeriggio dalla porta finestra dello studio che dà sull’entrata della scuola media Petrarca al di là della strada, 5 metri, osservavo una ventina di ragazzi, arrivavano alla spicciolata a piedi o in bicicletta, sugli 11 anni. Non sono entrati a scuola, si erano ritrovati, telefonicamente, per vedersi. Potete immaginare gli abbracci, gli spintoni, i falsi scontri, uno solo con la mascherina, una decina l’avevano a penzoloni, altri senza. Sono rimasti mezz’ora a raccontarsela e a rincorrersi e se ne sono andati. Più tardi, il portone della scuola era già chiuso, un secondo gruppo nelle stesse condizioni e comportamento dei precedenti, ha colonizzato la strada, il traffico a quell’ora è inesistente. 

Quale morale possiamo trarne? Direi: le autorità preposte dovrebbero avere non certo una rassegnata speranza nel buon senso ma una chiara presa d’atto di una responsabile cautela dichiarando che il non rispetto delle regole avrà conseguenze con limitazioni via via più stringenti. A me non interessa dire: “io l’avevo previsto” bensì che i bambini non tornino a casa contagiati a contagiare i familiari con le conseguenze prevedibili. 

Non c’è libertà costituzionale che valga anche una sola vita umana, a maggior ragione se è fragile, vecchia, malata. Ne va della nostra dignità di animali pensanti! L’alternativa è la Rocca Tarpea! O “la soluzione finale” di nazista memoria!

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