Non faccio commenti sulla pandemia, della quale prevedo purtroppo sviluppi preoccupanti.
Da “Minuterie letterarie” traggo ancora pensieri sparsi.
Ho trovato queste tre righe nella “Divina Commedia” di Dante. Purgatorio VI, 124-126: “che le città d’Italia tutte piene sono di tiranni, e un Marcel diventa ogni villan che parteggiando viene”. Il dantista Sermonti spiega e traduce: il primo scalzacane che si mette a capo di una fazione si atteggia a salvatore della patria e restauratore dell’ordine, paragonandosi a M. Claudio Marcello, eroe romano della seconda guerra punica. Non ho resistito a dare un nome agli scalzacani: Salvini, Di Maio, Grillo capi delle fazioni Lega e 5 Stelle!
Conoscenza e morte secondo la dottrina Indù. Verso la meta finale – il Nirvana. Innumerevoli sono i testi nei quali essere posseduto da “tutti i desideri” e “essere senza desideri” sono sinonimi. In entrambi i casi hai raggiunto il Nirvana! Questo pensiero Indù è unico?
No: Dante, Divina Commedia, Paradiso XXII, 67. Similmente Dante chiede e San Benedetto risponde: Il tuo desio s’adempirà … Ivi è perfetta, matura, intera ciascuna desianza: in quella sola è ogne parte là ove sempr’era, perché non è in loco e non s’impola.
“Il segreto della felicità non è di far sempre ciò che si vuole ma di voler sempre fare ciò che si fa” Lev Tolstoj.