diario dalla finestra di casa Minuterie Letterarie

24 agosto 2020

24 Agosto 2020

Sul coronavirus la preoccupazione sta salendo e cerco di descriverla con le parole dell’immunologo Mantovani per dire lo stato delle conoscenze odierne. Mantovani cita due sentenze. La prima di Socrate: So di non sapere. La seconda di Eraclito: La natura ama nascondersi. Pertanto, continua, il virus non è cambiato. È cambiata la malattia per più ragioni: 1) è estate, le malattie respiratorie non si sovrappongono al virus; 2) i soggetti più fragili stanno più attenti; 3) i giovani, più forti, superano più facilmente la malattia. Nulla però riduce l’impatto sui fragili. Il messaggio che esprime mi sembra chiaro.

Personalmente non saprei come essere più convincente sulla prevenzione, provo a proporre un pensiero. In Italia ogni anno abbiamo migliaia di decessi sul lavoro sui quali, giustamente, si tiene alta l’attenzione spesso con interventi dello Stato. Gli enti preposti al controllo sanzionano pesantemente le aziende, l’ho vissuto per esperienza diretta, sui mezzi di prevenzione già di per sé molto costosi. Per coronavirus abbiamo mediamente 7 decessi al giorno, molti di più di quelli sul lavoro, vogliamo procedere con lo stesso rigore? Considerando l’aggravante che il lavoro è un’attività essenziale, comunque questo non giustifica le morti sul lavoro. Mentre le vacanze in paesi a rischio e le discoteche non lo sono.


Dalle “Minuterie letterarie”

A pagina 40/1 (proverbi, detti, allusioni) Stavamo commentando sul nostro gruppo di amici e mogli, con i quali abbiamo condiviso viaggi, cene, escursioni, ferie e tanta vicinanza. Ci è venuto da fare l’appello, la conta di chi non c’era più. Eravamo 18 coppie, 11 maschi e una donna ci hanno lasciati. È stata una mesta constatazione. Ecco però una voce femminile che dice: è evidente che le mogli vivono più a lungo vuoi perché sono più forti nell’affrontare le difficoltà della vita, ma anche perché non hanno una moglie a fianco! È stato uno shock, che si è subito trasformato in una fragorosa risata. Ci sarà poi qualcosa di vero in questa “voce di popolo”?

A pagina 41/1 (considerazione) Mi è morta una pianta perché ho dato troppa acqua. Ho capito che dare di più, anche con le più buone intenzioni, non è detto che sia sempre opportuno.

A pagina 48/1 (una strana germinazione) Stavo spremendo un limone fresco e succoso, ne uscirono due semi germinati ognuno con radichette, stelo e due foglioline. Sorprendente. Un seme solitamente germina nella terra suo utero naturale. In questo caso sono germinati in un ambiente esterno. Si può dire extrauterino?!

A pagina 48/2 (di ignoto) non è mai sazia!

A pagina 48/3 (sarcasmo toscano) Forse di un Medici: la notte che morì Pier Soderini, la sua anima andò <de l’inferno al la bocca>.  Gridò Pluton: che inferno? Anima sciocca va su nel limbo tra gli altri bambini! Nota: il Soderino in vita non si era comportato correttamente quindi ritiene di dover andare all’inferno perciò lì si presentò. Tanto era duro il giudizio dei Medici sulla dabbenaggine del Soderini che mise in bocca a Pluton, custode degli Inferi, la fiorita frase di scherno.

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