Siamo a novembre del 2019, all’altezza del numero civico 125 di Riviera Mussato, sul marciapiede lato fiume, una signora inciampa, non è caduta, solo un po’ di disappunto. Per curiosità sono andato a vedere la causa dell’evento. Sporgenti, dal cordolo del marciapiede, tre anelli di ferro della dimensione di un francobollo o poco più, che servivano a bloccare tre paletti di ferro di recinzione a che le auto non parcheggiassero abusivamente. Il fatto che i paletti fossero asportabili è una necessità per la manutenzione delle pompe di sollevamento acque situate sull’argine. Purtroppo un paio di volte all’anno i paletti vengono divelti per vandalismo e con tempi biblici vengono sostituiti. Eravamo proprio in questa fase: paletti divelti, anelli sporgenti.
Un paio di giorni dopo l’incidente si presentano due vigili urbani, ispezionano la zona, mettono due piantoni di plastica e un nastro di recinzione. Un paio di giorni dopo altri due vigili, di cui uno con funzioni di generale visti gli alamari e la prestanza, ispezionano e se ne vanno. Naturalmente il nastro di recinzione era stato spostato fuori mano. Ancora un paio di giorni e arriva un camioncino con due operai che colorano la zona anelli con vernice gialla, parlottano una mezz’oretta e se ne vanno, dopo aver ri-recintato la zona. Ancora un paio di giorni, un altro camioncino, altri due operai più professionali – naturalmente il nastro di recinzione era stato spostato fuori mano – parlottano, forse stavano facendo un preventivo, ri-recintano la zona i cui nastri erano stati prontamente spostati dai passanti. Tra me e me pensavo che di quei paletti in magazzino ce ne fossero a josa visto che sono comuni in tutta la città. Mah!
Ancora qualche giorno e vedo sopra i tre anelli di ferro tre sacchetti di sabbia e un segnale stradale su un treppiede con sopra una lampada ad accensione crepuscolare a far sì che i passanti non inciampino sui sacchetti di sabbia! Dopo un paio di giorni i sacchetti di sabbia sono finiti sull’argine e il treppiede, chiuso, appoggiato sul muro al lato del marciapiede. In questo caso la lampada crepuscolare serve d’avviso ai passanti che non abbiamo ad inciampare sulla stessa! Nel frattempo sono passati mesi dai sopralluoghi, e provvedimenti tampone inutili.
Morale della favola: se mi dicono dov’è il magazzino paletti vado io a prenderli in bicicletta e li monto in cambio di un caffè dal vicino bar da “Gianni“!
Per sensibilità educativa ritengo di informare la municipalità prima di inviare copia del resoconto alla stampa. Firmato: un cittadino, come tanti, che non vuole adattarsi alla cattiva burocrazia; anche se penso che in confronto a Roma dovrei vergognarmi di quanto scritto. L’ho portato di persona, primo perché non mi piace l’anonimato, secondo per vedere il volto di colui che lo legge.
Siamo a gennaio del 2020, nulla di nuovo è successo, nessuna traccia dei sacchetti protettivi, i tre inciampi nel colore giallo di evidenziamento, mentre la lampada ad accensione notturna automatica svolge la sua funzione sul retro della cabina elettrica lì vicino. A luglio i tre inciampi sono sempre lì e i sacchetti si sabbia sono spariti. Forse è stata smarrita la pratica?
12 maggio 2023 – Pronto intervento manutenzione strada nr. 3
Pronto intervento manutenzione strada nr. 1
Toni Schiavon, “Mi sono sbottonato!” Libro secondo, nr. 169