Vorrei fissare in questo singolare diario, in un giorno di tregua dal virus, brevi pensieri che mi hanno colpito, esperienze che riporto dal quaderno “Minuterie letterarie”.
pagina 4/1 Ero su un sentiero di montagna, un po’ stanco. Ho pensato di tagliare un tornante passando per il prato. Ho imparato che una scorciatoia raramente aiuta.
pagina 4/3 L’attacco alla via ferrata “Costantini”, sulle Dolomiti, è uno schiaffo all’orgoglio e una lezione di umiltà.
pagina 5/2 Mi è stato chiesto: perché hai raccolto qualche successo? Ho risposto: non è stato un episodio specifico a etichettare una vita, ma una vita dedicata al lavoro a etichettare qualche successo!
pagina 5/3 “Fare” è esprimersi sulla realtà delle cose, dare loro un volto. Fare è dire ai miei cari e alla vita il mio amore. Ho cercato di farmi capire con le mie azioni (i fatti testimoniano, le parole volano). Gli artisti parlano con le loro opere. Io con il fare. Forse è un’arte minore!
pagina 7/3 …un consiglio. Lo strumento più idoneo per creare e mantenere l’amicizia è frequentare la montagna. È un filtro di bontà!
pagina 3/3 Ho trovato di un autore ignoto:
Lavora come se non avessi bisogno di denaro
Ama come se non fossi mai stato ferito
Danza come se nessuno ti vedesse
Canta come se nessuno ti ascoltasse
Vivi come se il cielo fosse in terra
Tutto ciò che fai ti ritorna
Io aggiungo: vivi come se ti stessi guardando e come vorresti essere!