Magnifica giornata estiva. Dopo i mesi di confinamento in casa siamo andati a casa di mio fratello Vittorio a trovare la Pia: il bosco secolare, il recinto con i daini, il prato tutto margheritine, la piscina e su tutto un gran sole. Uscire dalla penombra dell’appartamento in città al cielo aperto della campagna è stato entusiasmante ma faticoso.
Oggi propongo pensieri di uomini vissuti 2500 anni fa, i padri della civiltà occidentale. Nel preparare i viaggi di vacanza cercavo di immedesimarmi nei luoghi da visitare per godere appieno di quello che avrei visto. Sono tratti dal quaderno “Minuterie letterarie”, pagina 1-3.
Democrito, 460-370 avanti Cristo
Non sforzarti di sapere tutte le cose perché c’è il rischio che tu finisca ignorante su tutte
Solone, 640-560 avanti Cristo
La giustizia è come la tela del ragno: trattiene gli insetti piccoli mentre i grandi insetti dibattendosi la rompono e fuggono liberi
Sofocle, Antigone, 421-423, 497-406 avanti Cristo
Molte alla vita forze tremende eppure più dell’uomo nulla, vedi, è tremendo.
Tucidide, II, 37-40, 460-400 avanti Cristo
Presso di noi chi non si interessa affatto di politica non è considerato una persona pacifica bensì un essere inutile.
Platone, 427-347 avanti Cristo
La pena che i buoni devono scontare per l’indifferenza alla cosa pubblica è quella di essere governati da uomini selvaggi.
Tucidide, VI, 39, 464-400 avanti Cristo
Mi si dirà che la democrazia non è un tipo di governo né razionale né giusto, perché i ricchi sono i più idonei a governare nel modo migliore. È vero che i ricchi sono i migliori custodi delle ricchezze, ma per deliberare sono più adatte le persone assennate e per decidere nel migliore dei modi è più adatto il popolo.