diario dalla finestra di casa

15 luglio 2020

15 Luglio 2020

​La situazione è stazionaria. Piccoli focolai di coronavirus qua e là a tenerci in allerta. Mi auguro siano sufficienti per farci fare i bravi.

Quello che racconto oggi è tratto da un fascicolo di appunti dimenticati in una cartella anonima.

5 settembre 2018 “Attentato alla democrazia”.

Riordinando ho trovato le fotocopie di una lettera ricevuta a Natale del 1979. Gli originali furono consegnati allora ai carabinieri della stazione del Prato della Valle. Si tratta di un fatto minore relativo al periodo delle Brigate Rosse solo perché non ha avuto un epilogo.

Avevo raccontato la vicenda sul filo della memoria nel mio libro “Mi sono sbottonato”, a pagina 125 https://nonnotoni.com/2020/05/le-br/, ma solo da poco ho ritrovato il documento che testimonia quell’evento.

Di questi giorni è la richiesta del capo politico del partito con il maggior numero di suffragi ottenuti in una tornata elettorale che chiede a piena voce alla piazza i pieni poteri, quindi la morte della democrazia. Esattamente quello che perseguivano le BR nel 1979 con il terrorismo, come nrl 1922 fece il fascismo. Finché se ne parla sui libri, pochi leggono, la cosa lascia poco segno. Ma se io potessi dire ai giovani, guardandoli negli occhi, della mia dolorosa esperienza con le prove in mano, acquisterebbero coscienza e capacità di reazione? Oppure abbiamo già superata la soglia e siamo greggi nelle mani di Salvini, il grande affabulatore? O magari ne siamo ancora lontani tanto da renderlo improbabile? Io non rischierei!

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