Oggi devo parlare della pandemia. Non pareri o impressioni, ma fatti. Premessa: questi mesi di isolamento hanno fatto svanire, credevo io, la categoria dei novax, di fronte alla tragica realtà. Ci siamo messi nelle mani degli esperti: virologi, infettivologi, epidemiologi, anestesisti eccetera. Veniamo ai fatti: il re del tennis mondiale, Novak Djokovic, ribattezzato Novax DioCovid, noto sostenitore anti vaccino coronavirus, nei paesi Balcanici ha organizzato un torneo di solidarietà a sostegno delle sofferenze create dalla pandemia. A causa del mancato rispetto delle regole anti contagio sono stati infettati giocatori, allenatori e preparatori atletici e le loro famiglie, nonché un numero da appurare di spettatori, visto l’affollamento nei campi da gioco e in discoteca. Alla fine ha ammesso: “Sono profondamente dispiaciuto, ho sbagliato”. Vado però a sottolineare che Djokovic è seguito da 16 milioni di persone su Twitter e Instagram. Quale segnale ha dato ai suoi ammiratori?
Un altro episodio: tre dei massimi esperti che ci hanno accompagnato in questi mesi hanno detto che 1) il virus ha esaurito suo potere contagiante; 2) è folle far passare questo messaggio quando è ancora in atto la pandemia (Brasile, India e perfino una ripresa in Germania). 3) è inconcepibile.
Cosa deve fare il comune mortale per che non leggi i giornali e guarda la tv per le telenovelas, film, sport e che poco capisce di queste bestioline piccole piccole che fanno venire la polmonite? Qualche suggerimento sarà gradito!
Non aggiungo raccontini: oggi c’è già molta da meditare sulle umane incongruenza!