Il raccontino di oggi si ispira a una riflessione: non fermarsi a contare i giorni che passano ma viverli…
Mia nipote Alessia mi ha chiesto di compilare un diario a domande per il piccolo Alessandro: “Nonno , parlami di te”. Ho dato risposte a una miriade di domande, finché sono arrivato a questa: “Che cosa ti piacerebbe-ancora-fare nella vita? Anche qualcosa di piccolo. Hai ancora qualche sogno?”.
Sono grato alla vita per avermi dato tante opportunità. Non ha molta importanza se ho avuto queste opportunità per caso oppure perché le ho cercate con convinzione e tenacia. Perciò non mi piace com’è posta la domanda “Che cosa ti piacerebbe ancora….”. Non ho mai smesso di fare e continuerò a fare. Certo con i limiti che la vecchiaia impone, sia fisici che mentali. Questo non vuol dire che non abbia cose ancora incompiute, così come ne ho sempre avute.
Comunque ho un sogno particolare da realizzare, è questo un progetto per il quale ho molto lavorato, studiato, sperimentato per almeno 60 anni e più, che mi ha già dato grosse soddisfazioni nel mio lavoro, ma il tocco risolutivo l’ho realizzato recentemente e quindi solo ora sono pronto a darlo a chi vorrà farne buon uso.
Come dicevo si tratta di una ricerca iniziata 60 anni fa nel campo della mia professione, portata avanti applicandone i risultati parziali via via che si realizzavano. L’ambito è la produzione di minuterie metalliche imbutite utilizzate nell’abbigliamento, nel campo dei componenti elettronici e per le apparecchiature elettroniche.
Lo studio è stato fatto su campioni fisici provenienti da industrie diverse, alcune internazionali, presso le quali ha trovato positive applicazioni.
E qui entra il sogno. Sono ormai uscito dal circuito produttivo, sono vicino ai 90 anni. Non ho interessi di parte ma solo l’orgoglio di presentare il risultato di un lungo lavoro e metterlo a disposizione di chi vorrà utilizzarlo. Forse anche per rispondere, nella memoria, a quanto mi diceva un mio educatore durante la mia adolescenza: cerca di lasciare questo mondo un po’, anche poco poco, migliore di come l’hai trovato.
Certo non è una scoperta da Nobel, ma ci ho messo tanto impegno.
Toni Schiavon, “Mi sono sbottonato!” Libro secondo, nr. 118