diario dalla finestra di casa

3 aprile 2020, Padova

3 Aprile 2020

Oggi solo un accenno al dramma che ci accompagna. Con la curva di picco siamo in fase di stallo, prosegue piatta sul 4%. Cerchiamo di essere positivi. “Nessuna nuova buona nuova”.

Vi racconto invece di una felice notizia che già conoscete. Maurizio ha ricevuto per la seconda volta nella sua carriera di docente universitario un finanziamento di 2,5 milioni di euro, quale capo progetto di una ricerca intrapresa molti anni fa, dal Consiglio Europeo delle Ricerche. Lo studio riguarda le nanoparticelle di carbonio. In allegato la notizia della stampa.

Tra noi in famiglia gira la convinzione che tutta la sua volontà, la sua sapienza, la sua dedizione sia dedicata a riuscire a far camminare le persone paralizzate! Quale orgoglio per noi di famiglia poter scherzare su un argomento tanto serio.

Forse sono un po’ confuso. Da quando l’ho conosciuto trent’anni fa ho seguito, per quanto mi era dato di capire, il suo modo di essere uomo di studio. Io, che ho sempre sognato di studiare, vedevo in lui il modello a cui mi adeguavo in sogno. Ora la sua vicinanza insieme alla famiglia mi fa quasi dire “C’ero anch’io”.

Caro Maurizio, il vecchio di casa ti dice che sono orgoglioso di averti con noi attraverso la Betti, che tanto ha fatto per sostenerti in questa impresa.

Il Consiglio Europeo delle Ricerche ha da poco pubblicato un elenco dei nuovi progetti di ricerca avanzata che finanzierà nei prossimi cinque anni. 
Si tratta di una delle prestigiose sovvenzioni per la ricerca avanzata dello stesso CER che prevede 2,5 milioni di euro ciascuna, che vengono assegnate a progetti di ricerca che offrono un grande potenziale innovativo e che possono comportare progressi significativi e soluzioni ad alcune delle grandi sfide odierne.
Il leader del gruppo Carbon Biotechnology del CIC biomaGUNE, il nostro docente prof. Maurizio Prato, è uno degli scienziati che riceverà una di queste borse di studio.
Si tratta della seconda Advanced Grant assegnata al prof. Prato nel corso della sua carriera accademica.
Il progetto e-DOTS mira a sintetizzare nanoparticelle di carbonio luminescenti con proprietà utili per la bioimmagine e la catalisi.

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