diario dalla finestra di casa

25 Aprile 2020

25 Aprile 2020

Non ci siamo, l’indice dei nuovi contagi è risalito all’1,6%. La stampa parla di moderato ottimismo, io sono incerto. Se non ci fosse la scadenza del “tutti liberi” del 4 maggio sarei più tranquillo. Mi auguro che i preposti alle decisioni tengano conto delle mie (popolo) perplessità. Sulle strade si nota già il “brio” di Zaia, governatore del Veneto. C’è più movimento di persone e mezzi, prologo del liberi tutti.

L’argomento di oggi non è del tutto pertinente con quanto succede in questi giorni. Vorrei uscire un po’ da questa ossessione e parlare di futuro. Forse è fuori posto parlare di cosa faremo prossimamente, visto che saremo impegnati a ricostruire il guasto che il coronavirus ci lascerà. Ma forse sarà proprio da questa catastrofe che ricostruiremo il futuro, non solo per vincere le prossime elezioni, come fanno da molti anni i nostri pseudo politici. Questa idea mi è stata suggerita da alcune considerazioni fatte su una singolare iniziativa cilena, una fiorente attività di produzione di asparagi in Cile. Avete capito bene, in Cile, sulla quale ho scritto altrove relativamente al mercato globale, alla concorrenza, all’innovazione tecnologica, agli strumenti culturali necessari per restare nel circuito del mercato. Nel caso in oggetto rimango sul tema costi benefici nella realizzazione di opere strategiche, argomento di moda di questi tempi., come la TAV, la TAP…

Torniamo agli asparagi, i mercati più importanti sono Stati Uniti, Europa e le capitali mondiali. Il rifornimento è garantito a ritmo giornaliero e la freschezza dei prodotti dal campo all’utilizzatore al limite di 4 giorni, le condizioni igieniche del ciclo sono eccezionali, operatori in camice e mascherine. Tutto ciò è possibile grazie ai collegamenti aerei internazionali. Avrà fatto uno studio costi-benefici la linea aerea cilena? Non sapeva certo che in funzione del trasporto aereo sarebbe sorta l’industria dell’asparago!

Una volta realizzata la TAV quali saranno le attività indotte che si svilupperanno? Proprio questa la capacità del buon politico: immaginare e promuovere lo sviluppo attraverso le opere che non si realizzano nel tempo di una tornata elettorale e immaginare attività che utilizzino al meglio le opere strategiche realizzate.

Quindi si ripropone il problema della preparazione della classe politica, come ha dimostrato il coronavirus nel campo sanitario. È intollerabile che la direzione degli enti statali e parastatali sia ricoperta da politici incompetenti trombati alle elezioni. È di questi giorni il direttore del Pio Albergo Trivulzio di Milano indagato per omicidio colposo per i morti provocati, per incompetenza, tra gli anziani ricoverati.

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