Oggi mi affaccio dalle mie finestre/ osservatorio e vedo il sole, le gemme degli alberi turgide e molte foglie. Mi sembra tutto diverso da ieri, in realtà è pressoché identico. Ieri non volevo vedere! Perché?
Ritorno a parlare dei diagrammi del giornale. Mi ispirano fiducia, speranza. Li ho ritagliati per conservarli a futura memoria. Siamo ancora lontani dallo R0 inferiore a 1, ma è a portata di mano, alla condizione che manteniamo il regime di isolamento. Ogni deviazione sposta in avanti l’uscita dal tunnel. Perciò, oggi e domani, la fatica del vivere non diminuisce, il batticuore permane; quello che è diverso da ieri è che seguendo la terapia, il comportamento corretto, si guarisce.
Noi, famiglia, siamo uniti, e ci ritroveremo, perfino ci abbracceremo e potremo dire “Io c’ero”. Potremo dedicarci tutti insieme, di più e meglio, a lenire lo stato, ora difficile, della nonna Franca e magari, con l’affetto di tutti, farglielo superare. Io vorrei tanto potervi avere vicini ancora un po’. Ho detto queste cose che da tanti giorni ho nel cuore ma che solo la riaccesa speranza odierna mi permette di esprimere. Vi aspetto!
Vorrei dire che non credo dovresti smettere di affacciarti all’osservatorio. L’ho pensato già ieri quando ho visto che non hai voluto. Fuori dalla finestra il mondo non sarà mai lo stesso ogni giorno, un paperotto che passa, una foglia che cade o una folata di vento improvvisa. Qualsiasi cosa che possa provocare un brivido di vita è sempre bene accetta!