diario dalla finestra di casa

16 marzo 2020

16 Marzo 2020
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Sono uscito per comprare il giornale, qui a pochi metri, con tutte le cautele necessarie, ho divagato per andare in farmacia, per un antidolorifico, due parole a distanza opportuna e via. Il sole ben presente mi ha suggerito di allungare la strada del ritorno, sono in bicicletta, l’unico modo che ho per muovermi. Ho infilato via Sperone Speroni, dove c’è l’istituto che ho frequentato per gli esami da geometra. Percorro via Brondolo dove negli anni di guerra ho frequentato la scuola di avviamento al lavoro. Risalgo per la via al Seminario, poi Piazza Castello e torno in Riviera Mussato. Lungo il tragitto avrò incontrato una decina di persone, che si tenevano accuratamente lontane le une dalle altre.

Dalla finestra che affaccia sul fiume proviene un forte segno che la natura non si lascia condizionare dalle vicende umane. Da diversi giorni gli alberi piantati sull’argine avevano cominciato a emettere qualche timido germoglio, che ora è ben più lungo, un centimetro e più. C’è un grosso ciuffo di narcisi gialli a filo d’acqua. Aiutano a colorare il grigio orizzonte di questi giorni.

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